Sushi e salse sono due cose che nella cucina giapponese vanno sempre a braccetto. Mangiare questo piatto tipico giapponese è quasi un rituale e sbagliare gli accompagnamenti può stravolgere l’equilibrio di sapori delicatissimi. Ecco quindi quali sono le migliori salse per sushi per gustarlo al top. E se vuoi conoscere di più leggi il nostro articolo su Perché il sushi si chiana cosi? Tutta la storia.
Salse e condimenti per il sushi
Esistono molte salse per il sushi ma anche condimenti ed accompagnamenti.
Ecco di cosa stiamo parlando:
- Salsa di soia (Shoyu): È la salsa più comune per il sushi. La salsa di soia è salata e viene utilizzata per immergere il sushi o per aggiungerne alcune gocce direttamente sul boccone di sushi prima di mangiarlo.
- Wasabi: Il wasabi è una salsa a base di rafano verde giapponese, dalla consistenza simile a una pasta. È piccante e viene spesso mescolato con la salsa di soia per creare una salsa wasabi-soia per il sushi.
- Gari: Il gari è lo zenzero marinato dolce e leggermente acido. Viene spesso servito come contorno al sushi e può essere consumato tra un boccone e l’altro per pulire il palato.
- Miso: Il miso è una pasta di soia fermentata ed è spesso servito come zuppa di miso. Tuttavia, può essere anche utilizzato come salsa aggiuntiva per il sushi, aggiungendo un sapore saporito e leggermente salato.
- Salsa teriyaki: La salsa teriyaki è una salsa dolce e salata a base di salsa di soia, zucchero, mirin e sake. Può essere utilizzata per condire il sushi, soprattutto per il sushi cucinato come il sushi di gamberi o il sushi di pollo teriyaki.
- Salsa piccante: La salsa piccante, spesso a base di maionese e salsa di peperoncino, è un’opzione popolare per coloro che amano il sushi con un tocco di piccantezza. Può essere sparsa sul sushi o utilizzata come salsa per le roll.
Per un pasto a base di sushi evitate di comprare prodotti di bassa qualità. Meglio mangiare meno spesso questi piatti ma farlo in maniera giusta.
Che differenza c’è tra la soia cinese e giapponese
Ecco un punto importantissimo che spesso viene ignorato anche nei ristoranti giapponesi, anche perché spesso proprio gestiti da cinesi. La salsa di soia cinese e giapponese, sebbene abbiano una base comune di soia fermentata, presentano alcune differenze distintive nel sapore, nella preparazione e nell’uso. Ecco alcune delle principali differenze tra la salsa di soia cinese e giapponese:
- Sapore: La salsa di soia cinese tende ad essere più salata e leggermente meno dolce rispetto alla sua controparte giapponese. Ha anche una nota più robusta e piena di umami. La salsa di soia giapponese, d’altra parte, è solitamente più morbida, delicata e dolce.
- Ingredienti: La salsa di soia cinese è spesso preparata con una maggiore proporzione di grano rispetto alla soia, rendendola più scura e densa. La salsa di soia giapponese, chiamata “shoyu”, di solito è fatta con una maggiore proporzione di soia rispetto al grano.
- Fermentazione: La salsa di soia cinese può essere prodotta attraverso un processo di fermentazione più lungo rispetto alla salsa di soia giapponese, che può contribuire a un sapore più intenso e una tonalità più scura.
- Usi: La salsa di soia cinese è spesso utilizzata come condimento o ingrediente principale nella cucina cinese, in particolare per marinare carni, insaporire zuppe e saltare i piatti. La salsa di soia giapponese è ampiamente utilizzata nella cucina giapponese per condire il sushi, il sashimi, il tofu e altri piatti, oltre a essere utilizzata come salsa per l’immersione.
È importante notare che per gustare il sushi alla perfezione, bisogna scegliere marchre giapponesi come ad esempio la Kikkoman o la Yamasa.